Alcuni – molti – miei pezzi nascono da suggestioni che arrivano dalla natura e dal mondo animale. Le esperienze in natura, possibilmente la più selvaggia e intatta possibile, hanno sempre fatto parte della mia vita, umana e professionale. Il mondo naturale, con la sua bellezza ma anche la sua necessaria, inevitabile asprezza e imprevedibilità, mi ha insegnato molto in termini di umiltà, spirito di adattamento e accettazione serena degli eventi.   Mi è venuto quindi spontaneo rappresentare con i miei pezzi alcune situazioni di interazione non solo tra uomo e natura, ma anche tra uomo e animali e tra animali stessi.

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In questo caso, l'incontro si spinge oltre il naturale rapporto tra esseri animali – anche se esistono infiniti esempi in natura di “dialogo” e convivenza pacifica fra specie animali diverse, molto più di quanto possiamo immaginare.  Qui mi è piaciuto immaginare che, a differenza di quanto accade tra gli uomini, la curiosità e la disponibilità all'incontro di due specie naturalmente “distanti”, per usare un eufemismo - l'orso, animale terrestre, il salmone, acquatico, l'uno predatore, l'altro preda – potessero essere tali da consentire una sorta di muto dialogo, di esplorazione reciproca senza ostilità né paura. Il tutto grazie all'armonia che solo la natura selvaggia sa creare. Visione volutamente naif di un mondo sempre più disastrosamente antropizzato.  

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MATERIALI: legno di pallet, rame, tempera.